Learning by doing… LaboratoriAmo
- Pubblicato il 16/04/2023
- da M. D. R. - Casali del Manco (Cosenza)
Nell’ultima fase del progetto è stata utilizzata la metodologia del learning by doing che fonda le sue basi sull'esperienza diretta, necessaria per una corretta comprensione e un più agevole apprendimento attivo. Pertanto, la classe è stata suddivisa in gruppi di lavoro: il primo ha realizzato alcuni cartelloni sul mondo del lavoro, altri hanno preparato un elenco di domande brevi, mirate e interessanti da inserire nelle interviste fatte da alcuni ragazzi ai boscaioli, ai contadini ed agli operatori turistici. Il terzo gruppo, dopo un’attenta valutazione dei software a disposizione, ha individuato i programmi: Canva e Book Creator utili alla produzione di una pubblicità progresso dal titolo “Creiamo lavoro in Calabria” e di un’infografica dal titolo “ Lavoro dignitoso per tutti”. Un altro gruppo ha creato un libro, fatto a mano, con i flap, dal titolo “Un menù a Km0”. Si è dato spazio e centralità agli studenti che si sono espressi attraverso intelligenze multiple. Gli alunni si sono poi cimentati nella realizzazione del video finale.
Commenti (7)
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il 18/04/2023
C. B. C. - Casali del Manco
ha commentato:Link per visionare la pubblicità progresso dal titolo “Creiamo lavoro in Calabria”
http://bit.ly/3zXZudg
e l’ infografica dal titolo “ Lavoro dignitoso per tutti”
https://www.canva.com/design/DAFgEXjpHKE/eE_9UEzz8jDgYQcfXT6X1A/view?utm_content=DAFgEXjpHKE&utm_campaign=designshare&utm_medium=link&utm_source=publishsharelink. -
il 17/04/2023
A. R. L. - Cosenza
ha commentato:INTERVISTA AI CONTADINI DI CASALI DEL MANCO
Ci troviamo nel borgo della pre-Sila cosentina, abbiamo fermato e intervistato un agricoltore e gli abbiamo fatto svariate domande tra cui:
A -Buongiorno signore, vorremmo farle alcune domande. Cosa si coltiva in questo periodo?
B - Buongiorno ragazzi, in questo periodo nella nostra zona si coltivano:fragole,pomodori,patate,
piselli,ulivi,lattughe e cavolfiori.
A - Può darci qualche suggerimento per coltivare un orto scolastico a Km0?
B- Certo, l’obiettivo principale è il rispetto e la cura degli spazi verdi della scuola e successivamente scegliere una zona soleggiata con poca ombra e il terreno dev’essere drenato spesso. Dopo potrete decidere insieme all’insegnante quali specie coltivare. Dopo la semina ci sono diversi step da seguire come passare il rastrello o coprire il seme con la terra. Coltivare l’orto è sicuramente un’attività molto impegnativa, ma scoprirete ben presto che è anche un’esperienza soddisfacente e ricca di stimoli che vi permetterà di entrare a contatto diretto con la natura.
A - Cosa vuole consigliare per incentivare i giovani a rimanere a lavorare al sud e creare aziende agricole a Km0?
B - Consiglio ai giovani di fare esperienza nel tempo libero per riscoprire il contatto diretto con la natura e con le bellezze del nostro territorio cosi da stimolare la voglia di rimanere nella nostra terra creando aziende bio a Km0. -
il 16/04/2023
A. M. - Magli
ha commentato:Intervistando… due boscaioli
Ci troviamo in un bosco di querce, faggi e castagni a Casali del Manco, nelle vicinanze della Presila cosentina, per assistere al taglio di alcuni alberi destinati alla produzione di legna da ardere. L’utilizzo di questo materiale sia per il riscaldamento che per cucinare è ancora oggi il più economico, soprattutto per la popolazione residente in zone montane, dove sono presenti numerose zone boschive. Per questa operazione, il proprietario del bosco ha chiamato due boscaioli professionisti, ai quali, in un momento di pausa, abbiamo chiesto maggiori informazioni e dettagli.
1. Da quanto tempo svolgete il lavoro di boscaioli?
Da 20 anni.
2. Quali attrezzi utilizzi per il taglio degli alberi?
Pinze,cacciaviti,scale,motoseghe e tanto altro ancora.
3. Quali sono i pericoli principali del tuo lavoro e come li affronti?
Non ho più pericoli per la mia esperienza.
4. Come selezioni gli alberi da tagliare?
In base alla struttura, alla forma e all’età della pianta.
5. Perché si taglia il bosco?
Occorre tagliare il bosco seguendo le regole dettate dalla natura in modo da permettere una corretta riproduzione delle piante stesse. E non possiamo abbandonare il bosco senza questa pratica perché altrimenti si rischierebbe di far seccare le piante con la conseguenza di non garantire un prodotto competitivo ed in particolare avremo la possibilità che il terreno non sostenuto più dalle radici, sia soggetto a frane.
6. Quali sono le regole per decidere quale pianta tagliare e ogni quanto tempo si può tagliare un bosco?
Intanto bisogna lasciare 90 piante per ettaro di bosco tagliato, il che equivale a circa una pianta ogni 25 - 30 metri. Poi bisogna considerare che la vita di una pianta è di circa 60 anni e si divide in tre questo tempo: si avranno piante di 15-20 anni, 30-40 e 45-60 anni. Cioè turni di taglio, che in gergo si chiama ‘sterzo’, uno ogni 15-20 anni.
7. Una cosa che non dimentichi mai quando vai nei boschi?Quando si va in montagna o nei boschi in genere le cose che non si dovrebbero mai dimenticare sono il rispetto e l'umiltà. Il rispetto ovviamente consiste nel lasciare tutto come si è trovato oppure nel lavorare con etica cioè senza avere come unico scopo il denaro. L'umiltà invece consiste nel non prendere tutto sotto gamba, non essere spavaldi, perché sono ambienti che possono diventare ostili in breve tempo, ad esempio una bella giornata di sole in un quarto d'ora può diventare un furioso temporale. Bisogna sempre stare attenti e non farsi trovare impreparati.
8. Cosa occorre per diventare boscaiolo e quali sono le attrezzature?
Io, ad esempio, sono iscritto alla categoria degli artigiani ed ho conseguito il patentino per l’uso della motosega dalla Comunità Montana. Ogni 5 anni questo patentino deve essere rinnovato. Le attrezzature in dotazione sono i guanti, pantaloni e scarpe tutte antitaglio oltre che al casco completo di visiera, cuffie e mascherina protettiva.
Ringraziamo i due boscaioli per questa breve ma chiara spiegazione ed auguriamo loro un buon proseguimento di lavoro. -
il 16/04/2023
A. M. - Magli
ha commentato:http://bit.ly/3zXZudg
Con Canva, uno strumento di progettazione e pubblicazione online che consente di realizzare video, infografiche, abbiamo creato una pubblicità progresso dal titolo “Creiamo lavoro in Calabria”. Ecco il link: http://bit.ly/3zXZudg -
il 16/04/2023
G. M. R. - Casali del Manco
ha commentato:INTERVISTA GUIDA TURISTICA
1 - Dal tuo punto di vista come si può cercare di riqualificare il nostro territorio? Come gli si può, in un certo senso, dare una nuova centralità?
Il nostro territorio si può, e si deve, riqualificare dando importanza alla cultura e alla storia che da sempre caratterizza il nostro territorio.
Si può dare nuova centralità dando importanza a quelli che sono stati i nostri personaggi storici (Rita Pisano, Fausto Gullo e così via...) e i nostri beni storici artistici, gastronomici e ambientali.
Anche perché, sono ben conosciuti al di fuori del nostro territorio e per questo ancora di più dobbiamo dare importanza alle nostre radici per costruire nuovi ambienti culturali.
2 - Parliamo dei giovani. Come si può a livello territoriale cercare di prevenire il fenomeno migratorio verso altre regioni?
Da sempre noi giovani abbiamo dato superficialità a quelli che possono essere i vantaggi turistici del nostro territorio. Forse non ci riteniamo all'altezza?Beh... È un grande errore!
Per prima cosa bisogna conoscere il nostro territorio e dai punti di forza dobbiamo cercare di tirar fuori quelli che possono essere i vantaggi. Ci sono, sono tanti e dobbiamo saperli sfruttare!
La valigia può anche aspettare. -
il 16/04/2023
A. R. L. - Cosenza
ha commentato:Insieme alle mie compagne e al mio gruppo di lavoro abbiamo realizzato il libro fatto a mano con i flap dal titolo “ Un menù a km 0". Colorando, ritagliando, pitturando abbiamo messo a confronto il lavoro di ieri e quello di oggi.Abbiamo fatto una ricerca sui prodotti tipici che la nostra terra può offrirci realizzando così un menù a km 0. Oggi, siamo consapevoli del fatto che possediamo un grandissimo tesoro da conservare e che molto spesso non sappiamo apprezzare: alberi di ulivo, di castagne, i funghi, il bergamotto, il cedro, le noci, le arance, i mandarini, i limoni, le patate della Sila, le cipolle di Tropea e tanto altro. Tutto ciò può creare lavoro. Insieme si può…
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il 16/04/2023
C. B. C. - Casali del Manco
ha commentato:L’ultima fase progettuale ha visto la partecipazione attiva degli studenti chiamati a dare il proprio contributo nella realizzazione delle proposte per risolvere il problema della disoccupazione dei giovani. I ragazzi partendo dallo studio del territorio e scoprendo e valorizzando luoghi e prodotti locali hanno pensato alla creazione di aziende bio a K0, agriturismi e menù a k0, servizi e gestioni turistiche (escursioni e passeggiate sensoriali in Sila alla scoperta della flora e della fauna e sulle coste meravigliose coste calabresi). Inoltre è bene sottolineare che quando si impara facendo non si acquisisce soltanto una conoscenza ma si è indirizzati anche verso il pensiero e la riflessione, elementi fondamentali per un apprendimento a 360 gradi. Il lavoro di gruppo, le attività proposte, la modalità di conduzione delle stesse hanno rappresentato un importante punto di forza dell’intero percorso laboratoriale. Partire dalla scoperta del proprio territorio, dalle proprie radici, dalle riflessioni sull’articolo 23 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dagli interessi degli alunni per sollecitare la loro partecipazione, creare un clima sociale positivo di collaborazione, cercare di evitare o di neutralizzare “piccole” rivalità hanno consentito il raggiungimento degli obiettivi e delle competenze pianificati e il reale coinvolgimento da parte di tutti i partecipanti.