L'ARTICOLO 19 IN UNA COMUNITA' DI FEDELI

  • Pubblicato il 17/04/2023
  • da M. P. - Ortona (Chieti)

E' stato con grande entusiasmo che sabato 15 aprile le porte della 2^D si sono aperte ad un ospite molto atteso: il Vescovo della diocesi di appartenenza (Ortona-Lanciano). I ragazzi, giunti quasi al termine del nostro viaggio, hanno rivolto al sacerdote, capo di un'ampia ed eterogenea comunità, numerose domande alla ricerca dell'articolo 19. Hanno indagato, infatti, quanto spazio esista per la libertà di espressione all'interno di una diocesi, quali siano i garanti della stessa; quanta discriminazione e quanti episodi di isolamento si verifichino quotidianamente anche in questo tipo di ambiente; quale opinione abbia il Vescovo della libertà e quanta ce ne sia stata e ce ne sia nella sua vita. Si è parlato di errori e di giudizio, ma anche e soprattutto di ascolto. Abbiamo scoperto che questa parola è molto ricorrente all'interno della Bibbia, a dimostrazione di quanto sia importante anche nella realtà religiosa; il Vescovo ci ha inoltre rivelato che, attraverso alcune sue letture, ha scoperto che in media sono solo 17 i secondi che ciascuno di noi dedica all'ascolto dell'altro. L'insegnante ha poi chiesto al Vescovo dei consigli su come migliorare la sensibilizzazione a questa tematica e costruire, insieme agli alunni, un'educazione alla libertà di espressione. "Ciò che non vuoi che sia fatto a te, non farlo agli altri", ma anche "Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te": questo il suggerimento del Vescovo. Non so a voi che leggete, ma a noi l'etica della reciprocità ci ha molto convinti!

Commenti (4)

  • il 18/04/2023
    F. D. L. - Ortona (CH)
    ha commentato:

    L'incontro con il Vescovo nella nostra scuola mi ha lasciato una grande idea di libertà, di tolleranza e di bisogno di ascoltare.
    Con la sua testimonianza di vita ci ha dimostrato come i genitori possano ascoltare ed appoggiare un figlio anche nelle scelte più difficili.
    "Ciò che non vuoi che sia fatto a te, non farlo agli altri", in queste parole è possibile leggere l'importanza di fermarsi a riflettere, il bisogno di essere ascoltati e di ascoltare per costruire insieme ciò che l'art. 19 si propone.
    Un altro insegnamento da custodire nel nostro viaggio...

  • il 17/04/2023
    L. D. T. - Ortona (CH)
    ha commentato:

    Qualche giorno fa il vescovo è venuto nella nostra classe.Mi ha fatto molto piacere sentire le sue avventure da religioso e anche la sua esperienza da vescovo.
    Una frase che mi ha colpito molto detta da lui, è stata:"I miei genitori hanno sempre supportare la mia idea di entrare a fare per te della chiesa".Questa frase è fondamentale e si basa soprattutto sull ascolto ( il tema dell'Articolo scelto da noi), quindi po' ritengo molto importante.

  • il 17/04/2023
    L. D. R. - Ortona (ch)
    ha commentato:

    Mi sono piaciute molto le testimonianze che ha fatto il vescovo. Ha detto che nella Bibbia, le parole “ascolto” e “ascoltare” sono ripetute per 1500 volte. Questo per far capire che è molto importante ascoltare ed essere ascoltati. È alla base di tutto. Altre cose che mi sono piaciute sono state che non ha mai fatto nessuna differenza e che era molto disponile nell’ ascoltare. Una riflessione bellissima che ha riportato è la seguente: Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te, fai agli altri ciò che vuoi sia fatto a te. Se a te una cosa da fastidio, la prima cosa importante da sapere è che non devi sicuramente farla a qualcun altro. Se invece desideri tantissimo qualcosa, è bene che tu la faccia anche agli altri.

  • il 17/04/2023
    G. G. - Ortona (CH)
    ha commentato:

    È stato molto bello fare questa esperienza con il vescovo e sentire le sue opinioni in campo religioso. Voglio riportare un pezzetto della relazione che ho scritto sul vescovo, dopo essersene andato:" Durante l'intervista al vescovo, mi ha colpito quando ha riportato una frase di un comandamento 'Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te'. Mi è piaciuto molto perché mentre parlava dell'articolo 19, è riuscito a fare riferimento alla religione con questa frase, facendoci capire di essere gentili fra di noi e non volerci del male ma solo del bene".