Un viaggio per imparare ad ascoltarci

  • Premio
  • Anno scolastico 2022-2023
  • Presentato da IC "Francesco Paolo Tosti", Ortona (Chieti)

Art. 19

Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Guarda il video elaborato nell'ambito del progetto

 

Un viaggio per imparare ad ascoltarci

Il punto di partenza di questo viaggio è stata l’analisi in classe della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, supportata dalla visione di due video promossi da Amnesty International (“Che cosa sono i diritti umani”, “Educare ai diritti umani”). Dopo questo primo momento di sensibilizzazione, gli alunni hanno selezionato individualmente, i 3 articoli che ritenevano più significativi all’interno delle loro vite e hanno motivato, con argomentazioni varie, la loro scelta. L’occasione di condivisione delle stesse ha rappresentato il primo confronto nel quale verificare quanto ciascun membro del gruppo si sentisse libero di esprimere le proprie scelte senza condizionamenti o paure generate dal giudizio altrui. Affidandoci ad un’analisi dettagliata delle argomentazioni fornite da ogni alunno, siamo giunti all’individuazione condivisa dell’articolo 19 come quello che più li avrebbe stimolati nella ricerca di testimonianze concrete della sua applicazione in ogni contesto a loro caro: dalla famiglia alla scuola, passando per l’associazionismo e la dimensione politica cittadina. Così hanno iniziato a prendere forma le tappe del percorso da intraprendere. Gli alunni si sono messi in gioco nella presentazione delle varie attività volte a strutturare la loro missione. La prima fase: l’articolo 19 a scuola. Si promuovono letture in classe per diventare più consapevoli e sensibili: storie di persone che si sono battute per dare una voce a chi non l’aveva mai avuta, per garantire la libertà di pensiero ed espressione alle minoranze. Si instaura un momento di dibattito su temi caldi e particolarmente divisivi proposti dagli stessi alunni per un esercizio di metacognizione che li porti ad autovalutare la propria capacità di anteporre l’ascolto attento dei punti di vista altrui alla tendenza istintiva di dire la propria opinione. A questo punto si selezionano delle altre classi campione dell’Istituto in cui entrare per verificare l’attuazione dell’art. 19. Gli alunni si dividono in gruppi e ciascun gruppo guida il dibattito su una tematica da esso proposta, tra alunni di altri anni e sezioni. Al termine della stessa attività, ciascun gruppo rendiconta quello che è accaduto, evidenziando dinamiche di confronto, capacità di espressione, ascolto e rispetto dell’altro. La seconda fase: l’art. 19 nelle famiglie. Il viaggio prosegue entrando nella dimensione famigliare. Gli alunni elaborano un questionario da sottoporre alle famiglie di tutti i ragazzi dell’Istituto attraverso la condivisione dello stesso sul sito della scuola. Al centro dell’indagine viene posta la condizione di ciascun membro delle famiglie coinvolte (figli e genitori), chiamato ad esprimere nel totale anonimato il suo modo di vivere l’art. 19 nella convivenza in casa, i momenti di condivisione, la qualità e il valore delle libertà comuni, il rispetto reciproco. I dati del questionario vengono raccolti e rielaborati in grafici vari (aerogrammi, istogrammi). La terza fase: l’art. 19 nella nostra città. A questo punto il campo di indagine si amplia. Gli alunni selezionano alcune persone appartenenti alla dimensione cittadina che abbiano ruoli di gestione e mediazione (il sindaco e/o un assessore/consigliere comunale, un preside, un allenatore, un sacerdote, presidenti di associazioni varie). Quindi elaborano delle interviste da rivolgere agli stessi, gravitanti attorno all’art. 19 e volte ad indagare quanto siano rispettate e valorizzare le idee, le iniziative, le voci dei singoli all’interno delle comunità prescelte. In seguito gli alunni possono assistere direttamente a situazioni concrete di confronto e condivisione all’interno dei campi di osservazione individuati (un consiglio comunale, una partita, l’organizzazione di un evento ecc.). In conclusione del percorso svolto, gli alunni realizzano un reportage con tutta la documentazione raccolta e progettano uno spettacolo teatrale e/o un breve docufilm in cui rappresentare le dinamiche emerse nel corso del loro viaggio.

 

  • 18 Aprile 2023
    M. P. - Ortona (Chieti)

    PROPOSTE AL SINDACO PER FAR VIAGGIARE TUTTI IN CITTA'

    Giunti al termine di questo splendido e faticoso viaggio, gli alunni della 2^D hanno ritenuto che fosse necessaria una "sosta" presso il Comune della città. I ragazzi hanno vestito, solo per un giorno (almeno per adesso), i panni dei consiglieri …

  • 17 Aprile 2023
    M. P. - Ortona (Chieti)

    L'ARTICOLO 19 IN UNA COMUNITA' DI FEDELI

    E' stato con grande entusiasmo che sabato 15 aprile le porte della 2^D si sono aperte ad un ospite molto atteso: il Vescovo della diocesi di appartenenza (Ortona-Lanciano). I ragazzi, giunti quasi al termine del nostro viaggio, hanno rivolto al …

  • 13 Aprile 2023
    M. P. - Ortona (Chieti)

    INCONTRO CON IL PRESIDE

    Stamattina il Progetto ha intrapreso l'ultima parte del suo viaggio: l'incontro con alcune figure che svolgono e hanno svolto, nella loro vita, incarichi importanti per delle comunità con il ruolo di mediatori. Il primo ad essere intervistato dai ragazzi della …

  • 27 Marzo 2023
    M. P. - Ortona (Chieti)

    L'ARTICOLO 19 IN FAMIGLIA

    E' giunto il momento di considerare la famiglia campo di osservazione fondamentale dell'articolo 19. Tutti, infatti, sappiamo bene che le prime relazioni di dialogo e di ascolto si costruiscono proprio nel nucleo originario di appartenenza, un luogo di interazione quotidiana …

  • 16 Marzo 2023
    M. P. - Ortona (Chieti)

    L'ARTICOLO 19 PRENDE IL LARGO

    Dopo una prima fase di lavoro, approfondimento e di osservazione dell'articolo 19 in classe, abbiamo deciso di coinvolgere gli altri alunni della Scuola Secondaria per verificare quanto, tra i loro banchi e nelle loro aule, si possano respirare libertà di …

  • 19 Febbraio 2023
    M. P. - Ortona (Chieti)

    LIBERI DI ESPRIMERCI, PRONTI AD ASCOLTARCI?

    Gli alunni della 2^D si mettono alla prova passando dalla teoria alla pratica. Decidiamo insieme di far vivere l'articolo 19 nella classe, in un dibattito guidato su una tematica individuata sulla base delle loro proposte: "E' giusto cambiare per gli …

  • 05 Febbraio 2023
    M. P. - Ortona (Chieti)

    ARTICOLO 19: COS'E' PER ME LA LIBERTA' DI OPINIONE E DI ESPRESSIONE?

    Per comprendere meglio il significato profondo dell'articolo 19, gli alunni sono invitati a scrivere, accanto alle parole della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, una personale definizione della libertà di opinione e di espressione. Uno dei passaggi più interessanti della socializzazione …

  • 25 Gennaio 2023
    M. P. - Ortona (Chieti)

    PRIMA TAPPA

    PRIMA TAPPA DEL VIAGGIO: SONO DAVVERO LIBERO DI DIRE CIO' CHE VOGLIO?
    Gli alunni si confrontano su alcune espressioni pronunciate pubblicamente da persone più o meno note, e quindi analizzabili sia a livello contenutistico che formale. Dal confronto delle opinioni …

  • 16 Gennaio 2023
    M. P. - Ortona (Chieti)

    PARTIAMO DAL TITOLO

    Aver chiaro l'obiettivo di un percorso, la meta di un viaggio è molto importante per poter apprezzare tutte le tappe che ci condurranno ad essi, vivendo dei cambiamenti che ci renderanno persone più consapevoli.
    Consideriamo il titolo scelto per il …

Il Progetto “Articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: un viaggio per imparare ad ascoltarci” ha rappresentato per gli alunni di 2ªD un’avventura importante, necessaria. Importante perché ha permesso loro di apprezzare con maggior consapevolezza i momenti di “confronto-conforto”, quelli in cui ognuno si è reso conto di avere le medesime paure e i medesimi condizionamenti degli altri. Necessaria poiché gli alunni della 2ªD, sin dal loro primo giorno di “classe”, hanno mostrato una grande esuberanza e voglia di parlare, spesso non accompagnate, però, dal rispetto e dalla giusta considerazione degli altri. Avevano la stoffa per affrontare un’impresa come questa e, al tempo stesso, il bisogno di imparare ad ascoltare più se stessi e il prossimo. La prima fase di questo percorso si è articolata, come programmato, all’interno della classe. Sono state svolte delle attività di approfondimento sull’articolo 19, sulla libertà di espressione, andando a sviscerare innanzitutto un aspetto molto importante di questo diritto e molto attuale: “davvero si può dire sempre tutto ciò che si pensa?”. Gli alunni hanno analizzato alcune affermazioni pronunciate pubblicamente da personaggi noti, riflettendo sulla loro effettiva comunicabilità. La stessa attività, in un circle time, è stata ripetuta con frasi preparate dal docente più vicine alla comunicazione tra adolescenti e successivamente gli stessi alunni si sono messi in gioco, scrivendo su bigliettini anonimi delle paure e/o dei pensieri che ciascuno di loro non aveva il coraggio di pronunciare liberamente in classe: gli stessi poi sono stati letti ad alta voce e analizzati per comprenderne la radice. Queste sono state le occasioni in cui gli alunni hanno allenato intensamente la loro capacità di ascolto, il rispetto dell’altro, scoprendo un’empatia alla quale molti non erano abituati. In questa fase, alla luce delle attività svolte, hanno riscritto una versione personale della libertà di espressione confrontandola con quella della Dichiarazione Universale. Ma il viaggio prevedeva sin dalla sua pianificazione il coinvolgimento di tante altre persone e così gli alunni hanno deciso di “abbattere” i muri delle aule e di invitare gli altri studenti e i docenti della comunità scolastica a percorrere un po’ di strada insieme. Muniti di parametri necessari a valutare quanto l’articolo 19 fosse vivo negli altri gruppi di studenti (uso del tono di voce e del linguaggio, presenza di segnali di derisione, rispetto silenzioso dell’altro, ecc.), hanno condotto dei dibattiti in modo da coinvolgere con sincero spirito di partecipazione i compagni delle classi prime, seconde e terze. L’attività ha avuto esiti inattesi e tristemente illuminanti: gli alunni della 2ªD hanno rilevato una forte disaffezione tra i loro coetanei all’ascolto e una tendenza generalizzata al voler parlare senza regole. Questa esperienza ha fatto scattare in loro la voglia di provare a cambiare le cose. E’ arrivato, così, il momento di coinvolgere anche le famiglie dalle quali spesso originano sia le buone che le cattive abitudini. I ragazzi hanno elaborato due questionari con l’obiettivo di capire meglio se all’interno dei nuclei familiari fosse realmente rispettato l’articolo 19. “Quanto i genitori chiedono consiglio ai figli prima di prendere decisioni importanti?”, “Quanto sei libero di esprimerti in famiglia?”, “Quanto tempo dedichi ai momenti di condivisione e dialogo con tuo/a figlio/a?”: queste sono solo alcune delle domande che gli alunni hanno formulato. I questionari sono stati divulgati sul registro elettronico e sul sito della scuola e condivisi anche sulla pagina Facebook del Comune in modo da rendere tutta la cittadinanza partecipe dell’iniziativa. Anche il giornale “Il Centro”, venuto a conoscenza dei questionari, ha deciso di dedicare un articolo al progetto promosso dalla 2ªD. Come ultima tappa, il nostro viaggio ha avuto l’ambizione di coinvolgere delle figure di riferimento molto importanti, dei veri garanti dell’articolo 19. Il primo ad essere intervistato dagli alunni è stato un Dirigente Scolastico in pensione. Il suo modo di applicare l’articolo 19 nelle comunità da lui guidate si sintetizza in una frase che ha molto colpito i ragazzi: “primus inter pares”! Poi è stata la volta del Vescovo: nel confronto con i ragazzi sono state evidenziate l’importanza di poter essere sempre se stessi e la necessità di applicare l’etica della reciprocità. La tappa finale del viaggio ha condotto gli alunni nel Comune della città, dove il primo cittadino li ha accolti concedendo loro i banchi dei consiglieri comunali. I ragazzi si sono sentiti investiti di un ruolo importante, insolito, unico. Hanno intervistato il Sindaco e prima di salutarlo gli hanno lasciato un programma per invitare tutta la città a continuare a viaggiare insieme. Tra le proposte dei ragazzi spiccano la divulgazione di un vademecum della comunicazione gentile; la promozione di una serie di eventi di sensibilizzazione (“Parole in libertà”) con incontri pubblici in cui parlare di ascolto, di rispetto, di dialogo e di lotta alle discriminazioni; la somministrazione periodica di questionari alle famiglie ortonesi con cui monitorare l’andamento del percorso intrapreso. Se la meta, insomma, resta la stessa, il viaggio continua con la speranza che proprio la 2ªD e i più giovani in città possano costruire un’educazione alla libertà di espressione che diventi il punto di forza di una comunità libera e gentile.